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I dati del Ministero del Lavoro dichiarano che il welfareaziendale, nel corso della pandemia, non ha incontrato la forte flessione che tutti gli operatori attendevano e allo stato attuale sono oltre un milione e 600mila i lavoratori che ne fanno ricorso con più della metà appartenenti al settore dei servizi. “Sono esiti incoraggianti – dichiara il presidente nazionale di Sistema Impresa Berlino Tazza - soprattutto perché il monitoraggio è attuale, riferendosi al mese di maggio 2021, e perché alle spalle c’è stata la grave crisi dovuta alla pandemia che si temeva potesse interrompere la crescita costante del secondo welfare che, per via della sua flessibilità, rappresenta invece uno strumento molto utile per affrontare al meglio la fase della ripartenza.
Può essere infatti implementato attraverso contratticollettivi nazionali, regolamenti aziendali, accordi territoriali e premi di risultato sviluppando azioni migliorative nell’ambito della sanità, dell’assistenza, dell’istruzione, della previdenza fino all’erogazione di buoni spesa. La nostra confederazione continua ad incentivare le azioni di welfare aziendale anche attraverso gli strumenti bilaterali che condividiamo con Confsal: Fondo FASS, Ebiten - Ente Bilaterale Nazionale del Terziario, Fondo FormAzienda. Oggi più che mai serve un nuovo equilibrio nelle relazioni tra il datoredilavoro ed i dipendenti. Lo stesso Pnrr, che sostiene le iniziative di conciliazione di vita e lavoro, ha definito un quadro pro attivo e coerente con la nostra visione strategica”.